lunedì 25 luglio 2016

Il gioco

Uno dei motivi per cui il fascino della roulette è rimasto invariato nel tempo è proprio perché il modo in cui il gioco si svolge non è cambiato in trecento anni di storia. Stesso gioco, stesse modalita' ma bonus casino diversi.

In molti casinò europei se si togliessero i display elettronici dei numeri Aleksej Ivànovic* ancora oggi potrebbe sedersi ad un tavolo della roulette francese e continuare le sue partite senza accorgersi che è passato più di un secolo.

Le cinque fasi di gioco principali sono più o meno identiche per tutte le tipologie di roulette oggi presenti nei casinò: roulette americana, fairoulette e roulette francese.
  1. Faites vos jeux
  2. Le jeux il sont fait
  3. Rien va plus
  4. Annuncio
  5. Pagamento


Le differenze sono dovute principalmente alla forma dei tavoli ed al numero dei croupier.

Oggi la lingua francese non è più l'unica usata per le fasi di gioco. Nelle fairoulette e nelle roulette americane dove il gioco è diventato più informale i croupier tendono ad utilizzare la lingua della nazione in cui si trovano.
Così può capitare di sentire al posto del "Rien va plus" un "Nulla va più" a Mendrisio un "No more bets" a Las Vegas e un "No más" a Madrid. Ps: giocare alla roulette e' sempre meglio farlo con i bonus casino, perche e' molto importante vincere e non solo partecipare. Non funzionano , in genere, i bonus scommesse

La fisica della roulette

Le forze fisico-meccaniche nella roulette e cioè le costanti all'interno della casualità.

Secondo quanto afferma Edward o Thorpe che per primo ha studiato la roulette da un punto di vista fisico, la possibilità di calcolare il settore di uscita:
Traducendo in termini pratici significa che non importa quale sia il titpo di lancio che effettua il croupier, la pallina cadrà sempre nello stesso istante e cioè quando tutte le forze in gioco raggiungono un determinato valore che è calcolabile.
Su questi presupposti fisici si basano tutti gli studi delle apparecchiature per cercare di predirre il settore di uscita.

Forza di gravità

La forza di gravità è quella che cerca di spingere verso il basso la pallina fin dal momento del suo lancio. Se la roulette ha un bordo leggermente piatto allora questa forza tarderà a farsi sentire sulla pallina, se invece non c'è il bordo di scorrimento allora la superfice angolata offrirà meno resistenza e a parità di tutte le altre condizioni la pallina cadrà prima.

Forza centrifuga

E' la forza impressa dalla rotazione della pallina che tende a farla fuggire dal centro e che quindi la tiene incollata al bordo della ruota finchè non diventa inferiore alla forza di gravità.

Velocità angolare

E' la velocità con cui viene lanciata la pallina, maggiore è la velocità più giri farà sul bordo della ruota, su questo si puo cercare di vincere utilizzando i bonus casino sul casino live(ricroda bonus casino e non bonus scommesse sportive)

La pallina

Il materiale con cui è composta la pallina (massa) e le sue dimensioni determinano il comportamento della pallina durane il suo percorso sia come attrito che come resistenza alle forze.

Attrito

La pallina girando sul bordo foma un attrito. L'entità di tale resistenza è data dai materiali costruttivi della pallina e del bordo interno e dal tipo di rotazione impressa alla pallina al momento del lancio.

A questi fattori si aggiunge anche la densità dell'aria che oppone resistenza al movimento che è influenzata dalla pressione atmosferica e dall'umidità


I rischi

Chi vuole cimentarsi con la roulette deve essere a conoscenza dei grossi rischi a cui va incontro; rischi propri del gioco d'azzardo, perché non va mai dimenticato che la roulette è un gioco d'azzardo.

L'azzardo, nonostante derivi dalla propensione naturale dell'uomo verso il rischio, la competizione, la sfida, viene considerato socialmente come un fenomeno negativo; un vizio come il fumo, l'alcool o le droghe.
Nulla da eccepire se si discute dell'abuso o della dipendenza che questi vizi possono portare; in casi estremi vere e proprie malattie da curare.

Un ostacolo culturale

In italia però questi vizi hanno culturalmente e storicamente una valenza differente.
Vi faccio un piccolo esempio, se una persona dice: "vado a farmi un bicchiere di grappa" o "vado a fumarmi una sigaretta" non scatena strane reazioni nell'uomo comune, ma se la stessa persona dice "vado a fare una puntata alla roulette" viene immediatamente identificata come uno "schiavo del gioco". Non importa se il bevitore sia già al quinto superalcoolico o il fumatore sia alla fine del secondo pacchetto della giornata, il loro è un vizio socialmente accettabile.
Secondo esempio, se la stessa persona invece che giocare alla roulette vi dice "vado a giocare al superenalotto" o "vado a comprare il biglietto della lotteria" o compra un gratta e vinci o mette il resto nella slot del bar viene considerata una persona assolutamente normale. Se prende la macchina per andare al casinò è un malato.
Ciò significa che non tutti i giochi d'azzardo sono considerati uguali, alcuni sono visti come uno svago o positivi, perchè danno la speranza a qualche fortunato di rifarsi una vita, mentre altri delle piaghe da curare.

Onesto sì, ma attenzione all'abuso

Sappiamo che la roulette è uno dei giochi più favorevoli ed "onesti" per il giocatore, ma sappiamo anche che si tratta di un gioco d'azzardo in cui si rischiano i propri risparmi e quindi occorre attenzione: l'abuso ed il rischio di dipendenza sono dietro l'angolo.
Sociologi, psicologi, biologi e neurologi non hanno ancora trovato quale sia il confine tra il giocatore cosciente ed il giocatore dipendente, tra il gioco e la malattia, tra l'uso e l'abuso.
Sappiamo però e sono state analizzate le diverse motivazioni: sogno di ricchezza, voglia di misurarsi, bisogno di suspense ed eccitazione, fuga dalla monotonia quotidiana, presunzione di infallibilità, bisogno di combattere lo stress ed altre ancora. Sappiamo anche che variano le valutazioni da soggetto a soggetto - chi gioca poco e spesso è più vizioso di uno che rischia tanto ma raramente?
Inoltre c'è chi sostiene che il livello di alcune sostanze chimiche nel cervello influenzi l'autocontrollo e quindi certi individui possono essere neurologicamente più soggetti a fenomeni di dipendenza.
Domande a cui non possiamo rispondere. Noi ci limitiamo a illustrarvi i pericoli dell'azzardo legati alla struttura della roulette per aiutarvi a riconoscerli e riuscire ad evitarli.

La conoscenza rafforza la speranza

Certo parlare dei pericoli e dei rischi della roulette in un sito interamente dedicato ad essa è come parlare di corde in casa dell'impiccato. Ma il motto del sito "la fortuna va e viene, la conoscenza rimane" vale soprattutto in questo contesto, per fare in modo che il gioco non si trasformi in un problema, perché se è vero che se si impara dall'esperienza è meglio farlo sull'esperienza di altri che già ci sono passati
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Vincitori

La roulette ha avuto migliaia di vincitori rimasti nell'anonimato, altri invece sono stati protagonisti di episodi così eclatanti che le loro gesta non sono passate inosservate.
La letteratura e le cronache riportano gli esempi di alcuni famosi pionieri che hanno sfruttato con successo metodi più o meno leciti per procurarsi un vantaggio nei confronti del banco e di conseguenza vincere cospicue somme ai casinò.

Sicuramente ci sono decine se non centinaia di giocatori che hanno nel corso degli anni battuto la roulette in una sola tornata o sistematicamente. Professionisti che hanno avuto la fortuna di non aver attirato l'attenzione e l’accortezza di aver smesso per tempo, accontentandosi della vincita ottenuta senza mettere più piede in un casinò.
Quando si parla di grosse vincite, occorre però ricordare che già dal '900 Francois Blanc - il più famoso gestore di casinò della storia e artefice principale del successo di Monte Carlo - grande conoscitore dell'animo dei giocatori, capì che le notizie di grosse vincite avrebbero portato orde di nuovi giocatori. Rileggendo le cronache dei giornali inglesi e francesi del periodo si possono trovare numerose notizie di "anonimi" giocatori capaci di sbancare il tavolo della roulette. Quante di queste siano vere o frutto di "mance" ai giornalisti non è dato saperlo.
Qui riportiamo i casi più noti in cui gli autori hanno reso pubblico il proprio metodo o altri (i più recenti) in cui sono stati scoperti dai responsabili del casinò e ne sono nate dispute legali.

La disposizione dei nume

La roulette prende forma sfruttando due giochi esistenti all'epoca. Da uno copia l'idea della ruota con le caselle numerate alternate in rosse e nere e dall'altro il tappeto di gioco con i numeri disposti su file da tre.
Nel scegliere  come mettere i numeri sulla ruota per renderli più casuali possibili si è cercato anche di evitare di avere due numeri vicini sia sulla ruota che sul tappeto.
Il punto di partenza inamovibile era l'laternanza delle caselle tra rosse e nere. Anche perchè inizialmente la roulette non aveva il colore verde per lo zero ed il doppio zero ma anch'essi erano di colore rosso e nero rispettivamente (come indicato nel primo schema).
Qui di seguito è illustrata la sequenza logica che è stata seguita per determinare la distribuzione dei numeri, che ricordiamo è la stessa che oggi troviamo ancora nelle roulette americane.
Gli schemi che proponiamo rappresentano linearmente le due metà della ruota, partendo dal doppio zero e dallo zero e proseguendo in senso antiorario.

La prima operazione è stata quella di piazzare i numeri partendo dall'uno posizionandolo opposto allo zero che quindi doveva essere di colore rosso perchè a fianco del doppio zero nero.
A seguire gli altri numeri dispari, anch'essi rossi e messi ad una distanza di 4 caselle tra uno e l'altro.

Completata la riga si è poi proseguito con il piazzare i numeri pari consecutivi estamente al lato opposto della ruota e quindi identificandoli anche con il colore opposto e cioè il nero.
Per evitare di avere tutti i numeri dispari da 1 a 18 dello stesso colore, hanno cambiato in nero e li hanno messi subito dopo la prima serie, sempre partendo in ordine dal più vicino allo zero.
Qui però si poneva un problema e cioè che si sarebbe avuto i numeri con la stessa unità vicini (1 e 11, 3 e 13, etc)  così hanno saltato l'11 ed hanno iniziato con il 13 lasciando l'11 per ultimo.

Dopodichè seguendo lo stesso criterio adottato in precedenza hanno messo dalla parte opposta i numeri pari seguenti, che inevitabilmente dovevano essere id colore opposto.

Completati i primi 18 numeri che corrispondevano alla combinazione del manque, si sono trovati con tutti i numeri dispari in una metà della ruota ed i pari nell'altra. Non potendo continuare con lo stesso criterio e finire con una metà ruota tutta dispari ed una tutta pari, hanno iniziato dal 19 dispari nella seconda metà della ruota.
Ripartendo ancora dal rosso li hanno posizionati a fianco dei numeri neri già presenti per mantenere la distanza di quattro. La logica che hanno utilizzato è stata la seguente: la somma delle caselle consecutive dello stesso colore deve fare 37. Così dopo il 14 rosso hanno messo il 23 rosso (14+23=37) dopo il 16 il 21, dopo il 18 il 19 e dopo il 12 il 25.
Lasciando fuori il 27 che ha occupato così l'ultima casella rossa disponibile.

Si è poi ripetuto il processo di distribuzione regolare e simmetrica piazzando i numeri consecutivi con il colore diverso esattamente sul lato opposto della ruota. Ovviamente dato che si tratta di numeri consecutivi, anche in questo caso la somma 37 tra i due neri veniva rispettata: 13+24, 15+22, 17+20, 11+26.

Arriviati a questo punto non restava che piazzare l'ultima serie di numeri. Anche in questo caso come in precedenza per evitare di avere tutti i dispari dello stesso colore, si è provveduto ad invertire la sequenza ed ancora la scelta della loro posizione è stata determinata dalla somma 37 tra due colori cnosecutivi e quindi: 2+35, 4+33, 6+31 e 8+29 lasciando in fondo il 10 nero che comunque forma con il 27 rosso a fianco a la somma 37.

Ed infine i numeri consecutivi ancora esattamente all'opposto e di colore diverso e di conseguenza, sempre con lo stesso criterio: 1+36, 3+34, 5+32, 7+30 ed infine il 9 che con il 28 fa 37.

Ed ecco qua la ruota della roulette così come è nata alla fine del 1700 e come si trova ancora oggi nelle roulette americane.

Quando Francois Blanc decise di togliere lo zero per attirare i clienti al suo casinò, si trovò con il problema di avere due rossi attaccati (27 e 1). Ne approfittò per disporre i numeri in maniera più casuale e non potendo cambiare il colore associato ad ogni numero (ormai consolidato) si concentrò sull'alternanza non solo tra nero e rosso, ma anche tra manque e passe. La ruota francese quindi oltre ad aver mentenuto l'impossibilità di giocare due numeri confinanti ha messo all'opposto le coppie di chance: Rosso/Manque, Nero/Passe da una parte e Rosso/Passe, Nero /Manque dall'altra.

La storia

Dalle origini dei giochi che l'hanno preceduta alla nascita dei casinò attuali passando attraverso tre secoli in cui l'europa ed il mondo sono cambiati radicalmente.
La roulette e i casinò hanno contribuito a cambiare la storia, facendo la fortuna ed il più delle volte la sfortuna di personaggi famosi, causandone il fallimento o addirittura la morte.
I casinò hanno raccolto i soldi facendo fiorire e prosperare delle piccole città o finanziando gli stati, che con quei soldi hanno potuto fare del bene (togliendo le tasse ai cittadini) o fare del male (finanziando le campagne di guerra).
Il mondo cambia la roulette no, ed anche oggi con le nuove tecnologie e le sfide on-line il risultato è lo stesso di tre secoli fa, case da gioco che fanno soldi, governi che incassano le tasse e giocatori che provano l'emozione del gioco e contribuiscono a continuare a far girare la roulette.

x35 numero pieno

I singoli numeri, compreso lo zero, si puntano con il pezzo nel centro della casella. E' la meno probabile e quindi quella con la vincita massima.