lunedì 25 luglio 2016

La disposizione dei nume

La roulette prende forma sfruttando due giochi esistenti all'epoca. Da uno copia l'idea della ruota con le caselle numerate alternate in rosse e nere e dall'altro il tappeto di gioco con i numeri disposti su file da tre.
Nel scegliere  come mettere i numeri sulla ruota per renderli più casuali possibili si è cercato anche di evitare di avere due numeri vicini sia sulla ruota che sul tappeto.
Il punto di partenza inamovibile era l'laternanza delle caselle tra rosse e nere. Anche perchè inizialmente la roulette non aveva il colore verde per lo zero ed il doppio zero ma anch'essi erano di colore rosso e nero rispettivamente (come indicato nel primo schema).
Qui di seguito è illustrata la sequenza logica che è stata seguita per determinare la distribuzione dei numeri, che ricordiamo è la stessa che oggi troviamo ancora nelle roulette americane.
Gli schemi che proponiamo rappresentano linearmente le due metà della ruota, partendo dal doppio zero e dallo zero e proseguendo in senso antiorario.

La prima operazione è stata quella di piazzare i numeri partendo dall'uno posizionandolo opposto allo zero che quindi doveva essere di colore rosso perchè a fianco del doppio zero nero.
A seguire gli altri numeri dispari, anch'essi rossi e messi ad una distanza di 4 caselle tra uno e l'altro.

Completata la riga si è poi proseguito con il piazzare i numeri pari consecutivi estamente al lato opposto della ruota e quindi identificandoli anche con il colore opposto e cioè il nero.
Per evitare di avere tutti i numeri dispari da 1 a 18 dello stesso colore, hanno cambiato in nero e li hanno messi subito dopo la prima serie, sempre partendo in ordine dal più vicino allo zero.
Qui però si poneva un problema e cioè che si sarebbe avuto i numeri con la stessa unità vicini (1 e 11, 3 e 13, etc)  così hanno saltato l'11 ed hanno iniziato con il 13 lasciando l'11 per ultimo.

Dopodichè seguendo lo stesso criterio adottato in precedenza hanno messo dalla parte opposta i numeri pari seguenti, che inevitabilmente dovevano essere id colore opposto.

Completati i primi 18 numeri che corrispondevano alla combinazione del manque, si sono trovati con tutti i numeri dispari in una metà della ruota ed i pari nell'altra. Non potendo continuare con lo stesso criterio e finire con una metà ruota tutta dispari ed una tutta pari, hanno iniziato dal 19 dispari nella seconda metà della ruota.
Ripartendo ancora dal rosso li hanno posizionati a fianco dei numeri neri già presenti per mantenere la distanza di quattro. La logica che hanno utilizzato è stata la seguente: la somma delle caselle consecutive dello stesso colore deve fare 37. Così dopo il 14 rosso hanno messo il 23 rosso (14+23=37) dopo il 16 il 21, dopo il 18 il 19 e dopo il 12 il 25.
Lasciando fuori il 27 che ha occupato così l'ultima casella rossa disponibile.

Si è poi ripetuto il processo di distribuzione regolare e simmetrica piazzando i numeri consecutivi con il colore diverso esattamente sul lato opposto della ruota. Ovviamente dato che si tratta di numeri consecutivi, anche in questo caso la somma 37 tra i due neri veniva rispettata: 13+24, 15+22, 17+20, 11+26.

Arriviati a questo punto non restava che piazzare l'ultima serie di numeri. Anche in questo caso come in precedenza per evitare di avere tutti i dispari dello stesso colore, si è provveduto ad invertire la sequenza ed ancora la scelta della loro posizione è stata determinata dalla somma 37 tra due colori cnosecutivi e quindi: 2+35, 4+33, 6+31 e 8+29 lasciando in fondo il 10 nero che comunque forma con il 27 rosso a fianco a la somma 37.

Ed infine i numeri consecutivi ancora esattamente all'opposto e di colore diverso e di conseguenza, sempre con lo stesso criterio: 1+36, 3+34, 5+32, 7+30 ed infine il 9 che con il 28 fa 37.

Ed ecco qua la ruota della roulette così come è nata alla fine del 1700 e come si trova ancora oggi nelle roulette americane.

Quando Francois Blanc decise di togliere lo zero per attirare i clienti al suo casinò, si trovò con il problema di avere due rossi attaccati (27 e 1). Ne approfittò per disporre i numeri in maniera più casuale e non potendo cambiare il colore associato ad ogni numero (ormai consolidato) si concentrò sull'alternanza non solo tra nero e rosso, ma anche tra manque e passe. La ruota francese quindi oltre ad aver mentenuto l'impossibilità di giocare due numeri confinanti ha messo all'opposto le coppie di chance: Rosso/Manque, Nero/Passe da una parte e Rosso/Passe, Nero /Manque dall'altra.

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